Ci sono luoghi in Italia che hanno un fascino unico al mondo, intrisi di storia e capaci proprio per questo motivo di farci vivere un viaggio indietro nel tempo. Sono luoghi che vale la pena conoscere e visitare almeno una volta nella vita. Tra questi, San Leucio di Caserta con il suo meraviglioso Complesso Monumentale del Belvedere che è oggi parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco. Fu proprio in questo luogo che prese forma il sogno di re Ferdinando, riuscire cioè a dare vita ad una realtà industriale che fosse basata sull’uguaglianza sociale ed economica, una comunità a tutti gli effetti insomma.
La storia del Belvedere di San Leucio
Era il 1178 quanto Ferdinando IV decise di trasformare la riserva di caccia in una fabbrica della seta. Qui trovò la luce una vera e propria comunità. Non una mera fabbrica quindi, ma una cittadina con case dove tutti gli operai vivevano insieme alle loro famiglie, scuole, spazi per il tempo libero. Vigeva in questa comunità un codice di leggi ben preciso, attive solo in questo ristretto spazio, che rendevano quindi il borgo autonomo, indipendente. I principi su cui le leggi si basavano erano uguaglianza, fratellanza, condivisione e solidarietà. Tutti avevano pari diritti e pari doveri quindi, uomini e donne, adulti e bambini, una comunità da questo punto di vista molto moderna. C’era un fondo comune dove tutti mettevano una parte dei loro guadagni. Tutti i bambini e i ragazzi dovevano andare a scuola, una scuola quindi dell’obbligo a tutti gli effetti, e la formazione era alla portata di tutti, gratuita infatti e aperta a chiunque.
All’interno di questa colonia venivano preparate tende, arazzi, broccati e molto altro ancora, tutti pezzi unici, di elevata fattura, eleganti e prestigiosi, che erano pensati per rispondere alle esigenze delle persone in assoluto più facoltose. Questi prodotti erano considerati talmente tanto eccellenti, da rendere subito questa comunità famosissima, una realtà di grande successo. Le richieste arrivavano da ogni parte del mondo, prodotti manifatturieri che entrarono infatti all’interno della vicina Reggia di Caserta, ma anche nelle stanze del Vaticano, del Quirinale, dello Studio Ovale alla Casa Bianca. Non solo, proprio qui vennero realizzate anche molte bandiere, tra cui quelle di Buckingham Palace.
Il successo restò immutato sino al 1861, anno dell’invasione Sabauda. Il Regno divenne parte del Piemonte a pieno titolo e il setificio venne privatizzato. Il sogno di una comunità dove uguaglianza, fratellanza e solidarietà fossero i principi più importanti venne meno e la maggior parte di coloro che avevano preso parte a questo progetto, a questo sogno, decisero di aprire delle aziende familiari per loro conto, con la speranza di riuscire comunque a portare avanti la tradizione e la qualità dei prodotti locali.
La visita a questo luogo incantevole
Coloro che vogliono fare un viaggio indietro nel tempo alla scoperta di questo luogo meraviglioso, possono visitare il famoso Palazzo del Belvedere. Al suo interno trova oggi dimora il Museo della Seta. Qui è possibile osservare da vicino gli antichi macchinari, i telai, i torcitoi, ma anche molti dei manufatti d’epoca, avendo così modo di ripercorrere la storia del setificio e della colonia. Anche gli appartamenti reali possono essere visitati, con quelle meravigliose sale affrescate, nonché i giardini del Belvedere e la Casa del Tessitore, chiaro esempio quest’ultimo delle abitazioni degli operai dell’epoca. Da ricordare che in luglio ha luogo la rievocazione storica in costume Leuciana Festival e in ottobre invece la Festa del Vino, delle Vigne e della Seta.